Le bellissime spiagge ancora incontaminate fanno di Quartu la meta ideale per chi ama la tranquillità e la natura. In particolare Mari Pintau offre un acqua cristallina e sabbia bianca e finissima alternata a tratti ghiaiosi. Lungo il litorale di Quartu è possibile osservare i ruderi di alcune torri costiere che furono costruite intorno al X secolo come base di controllo e difesa per gli attacchi saraceni via mare, tutte di forma tronco-conica (torrezillas). In particolare ricordiamo: -la Torre Mortorio: costruita su basamenti rocciosi naturali , si componeva di due camere, probabilmente in magazzino e cisterna d'acqua. -Torre di Carcangiolas: in pietra calcarea e granitica, fu utilizzata cone fortino anche durante la Seconda Guerra Mondiale -Torre di Foxi: costruita pare nel 1578, è rimasta pressoché intatta pertanto è possibile osservare più livelli, quello basso adibito a cisterna di acqua e magazzino, quello medio per l'alloggio dei militari e la terrazza per il controllo e l'armamento. -Torre di Sant'Andrea: integra fino al 1965, pare fu distrutta con la dinamite per motivi ignoti, forse la costruzione di una terrazza privata.
Il Parco Naturale Regionale Montelargius-Saline è un'area che si trova tra Quartu e Cagliari, molto umida e con specchi d'acqua dolci e salati, creatisi in seguito all'accumulo di detriti argillosi provenienti dai corsi d'acqua dell'interno e dal continuo modellamento del cordone sabbioso del Poetto. Questo territorio è stato fin dall'antichità sfruttato per l'estrazione del sale marino, in particolare nella parte est, mentre la parte ovest era adibita a porto e centro di scambi commerciali. A partire dal 1977 la Convenzione di Ramsar ha definito il territorio di Montelargius, insieme alle saline ed alla spiaggia di Poetto, una 'zona umida di importanza internazionale', in particolare come biotopo- ecosistema- per gli uccelli acquatici. Qui vivono infatti uccelli rari quali il Pollo sultano ed il Mignattaio, inoltre è un habitat ideale per i fenicotteri rosa che infatti popolano numerosi il parco; essi si nutrono dei crostacei che crescono naturalmente negli stagni, quali la branchinella spinosa e l'artemia salina. Nel periodo della riproduzione inoltre, ai bordi degli stagni, depositano le uova la raganella sarda, il rospo smeraldino e la biscia d'acqua. All'interno del parco vengono organizzati laboratori didattici e visite guidate.
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